Michele Fontana

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AUTUNNO IN MUSICA 2025

Domenica 14 dicembre 2025 ore 17:30

Il secondo concerto della rassegna Autunno in Musica 2025 si terrà domenica 14 dicembre alle ore 17:30 nell’Auditorium “Carlo Bologna” della Scuola Civica Musicale “Bruno Maderna” in Via  Lega Veronese 10/a, Orti di Spagna, di fronte ai Bastioni di San Zeno (ampia possibilità di parcheggio nelle vicinanze). Protagonista sarà il pianista Michele Fontana

Michele Fontana, dopo essersi brillantemente diplomato in pianoforte e in organo al Conservatorio di Verona, con Sabrina Reale e Umberto Forni, ha sentito il bisogno di ampliare e completare ulteriormente la sua formazione: ha conseguito così negli anni successivi anche la Laurea Specialistica in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode, al Conservatorio di Mantova con Edoardo Maria Strabbioli, e la Laurea in Ingegneria Meccanica all’Università di Modena.
I suoi interessi musicali da sempre spaziano in maniera trasversale dal barocco al periodo classico e moderno; per questo non deve stupire che tra i Maestri dei corsi di perfezionamento da lui frequentati figurino insieme pianisti, clavicembalisti e organisti quali Pier Narciso Masi, Leslie Howard, Sylvie Gazeau, Lorenzo Ghielmi, Francesco Cera, Giancarlo Parodi, Guy Bovet e Ludger Lohmann.
Ha unito le proprie competenze, musicali e ingegneristiche, fondando l’etichetta Fluente Records. Ha effettuato incisioni discografiche di grande interesse eseguendo al pianoforte programmi monografici dedicati a grandi personalità del Barocco come Girolamo Frescobaldi (Classic Voice giugno 2023; Fluente), Baldassarre Galuppi (Fluente), Alessandro Scarlatti (Amadeus luglio-agosto 2024), Johann Sebastian Bach (Fluente), oltre a musica da camera e brani del Novecento storico.

Per informazioni sulle molteplici attività musicali  di Michele Fontana visitare i siti:
www.michelefontana.it e www.fluenterecords.it.

“Per chi non la conoscesse diremo in breve che secondo la tradizione l'opera sarebbe stata commissionata da un tal conte Keyserling, ambasciatore di Russia presso la corte di Sassonia, il quale aveva alle proprie dipendenze come musicista di palazzo uno dei migliori allievi di Bach, Johann Gottlieb Goldberg. Keyserling, che pare soffrisse spesso di insonnia, chiese al maestro di scrivere qualche riposante brano per tastiera che Goldberg potesse suonargli per conciliargli il sonno. Se la cura ebbe buon effetto, è lecito nutrire qualche dubbio sulla qualità dell'interpretazione che il giovane Goldberg doveva dare a questa partitura incisiva e stuzzicante. (…)
Penso che la fondamentale ambizione di quest'opera per ciò che riguarda la variazione non vada cercata in una costruzione organica ma in una comunità di sentimento. In essa il tema non è terminale ma radiale, le variazioni percorrono non una retta ma una circonferenza, un'orbita di cui la passacaglia [danza su cui sono costruite le variazioni] costituisce il punto focale. (…) È una musica che non conosce né inizio né fine, senza un vero punto culminante e senza una vera risoluzione. Essa ha quindi un'unità che le viene dalla percezione intuitiva, un'unità che nasce dal mestiere e dalla rigorosità, che è ammorbidita dalla sicurezza di una maestria consumata e che qui si rivela a noi, come avviene tanto raramente in arte, nella visione di un disegno su una vetta di potenza creatrice.”
Stralci dalle note di Glenn Gould (Toronto 1932-1982), celebre pianista canadese che incise le Variazioni Goldberg di Bach nel 1955 e nel 1973 per la CBS; egli eseguì le Goldberg in concerto innumerevoli volte per intero o in parte.

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